| Ruben
Avevo lasciato la biblioteca con l'aria divertita, alla ricerca di qualche bella fanciulla da potermi portare...in camera, quando mi imbattei in Eleanor. Ciao, dolcezza! Le dissi, baciandola sulla fronte. Eleanor è una delle ragazze più dolci che esistano e non potrei mai farle del male. Le voglio un bene dell'anima e spero sempre che tra noi nasca qualcosa, credo sia l'unica ragazza di cui mi sia preso una cotta seria e non una sbandata e basta. Lei mi vede come un amico speciale, in quanto sono stato il primo a rivolgergli la parola il suo primo giorno. E' di una bellezza sconvolgente, la bellezza particolare che piace a me, lunghi capelli rossi, occhi azzurri. Sembrava affranta. Che ti è successo? Le chiesi, prendendola sotto braccio.
Eleanor
Stavo passeggiando in cortile, per riprendermi dal malore avuto dopo lo ''scontro'' con i Malfoy, quando vidi Ruben, l'unico Malfoy che non odio e a cui voglia veramente bene. Mi sono gettata fra le sue braccia e ho sentito il suo bacio caldo sulla fronte. Gli ho sorriso. Rub...Tuo cugino e Dalia, sua cugina...Mi hanno quasi ucciso con un Cruciatus...Ma non dirlo a nessuno... Rivelai, tenendolo stretto, accolta fra le sue braccia muscolose e perfette. Mi era mancato così tanto! Ogni volta mi sorprendevo di quanto fosse gentile e apprensivo nei miei confronti, pur facendo parte di quella famiglia...
Ruben
Cooosa? Esclamai, allargando gli occhi in un'espressione di autentico stupore. Ero rimasto raggelato... Dovevo parlare al più presto con Draco, ero sicuro che non lo aveva fatto con cattiveria...Sapeva di non dover toccare Eleanor! Mi ero veramente arrabbiato, ma trattenni la furia. Eleanor, non preoccuparti, da ora in poi ci sono io... Ci parlo io con Draco, sai....In questi ultimi giorni è fuori di sè. Facciamo due passi, vuoi? Iniziammo a camminare e ci sedemmo su una panchina, in cortile. Accanto a noi, a pochi metri indovinate chi c'erano? Mademoiselle Cecilià e Davon Dave, mio compagno di Serpeverde. Ehi, Dav! Non sapevo fossi arrivato a scuola anche tu! Lo salutai con un sorriso. Poi, feci l'occhiolino a Cecilià, tenendo fra le braccia la mia bambolina, Eleanor.
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