Due vampiri in cerca di un pranzetto...

« Older   Newer »
  Share  
;velvet
view post Posted on 13/9/2009, 15:03




Hope.
Camminavo a testa alta, sguardo fiero, passo svelto.
Come al solito.
Nulla di strano, se non che...
Eravamo due vampiri, io e mio fratello, Lucifer.
Eravamo giunti da pochissimo a Hogsmade, dove Sarkan, il nostro padre/vampiro doveva sbrigare qualche ''lavoretto''.
A me non interessava dove fossimo diretti, la cosa che mi stava più a cuore sempre era quella di avere mio fratello accanto e di non passare inosservata.
Ma sopratutto, di non aver mai mancanza di un bel pasto sostanzioso.
Eravamo usciti dalla villa che ci aveva messo a disposizione il Signore Oscuro, amico di Sarkan da tempi immemorabili, spinti da una fame violenta.
Avremmo trovato un povero sventurato da assalire e succhiarne poi il sangue fino allo sfinimento?Sentendo la sua forza pervadere il nostro corpo, la nostra gola e iniettare ancora di più di odio e sangue i nostri occhi, che molti descrivevano come ''incredibilmente misteriosi e al contempo magnetici''?
Non lo sapevamo, ma il nostro istinto di creature ultraterrene ci spingeva nelle piccole vie affollate di quella cittadina.
Non eravamo certo anonimi lì in mezzo.
Al nostro passaggio tutti ci osservavano, contemplavano la nostra bellezza eccezionale e l'alone di oscurità che sprigionavano le nostre figure.
Ma quegli sciocchi, se se ne accorgevano, se ne rendevano conto troppo tardi di quello che eravamo ed ormai, quando succedeva, metà del loro sangue era già entrato nelle nostre vene.
Anche se eravamo un'attrattiva così forte per gli umani (e loro percepivano in qualche modo la nostra pericolosità,merito forse di qualche loro sesto senso) la voglia di averci o solamente parlarci era troppo forte, persino più forte del buonsenso e così, non dovevamo mai chiedere di avere un gruppetto di umani rimbecilliti alle calcagna.
Uomini infatuati per me e fanciulle rincretinite per mio fratello.
Il pasto era comunque, sempre assicurato.
Scambiai un'occhiata verso mio fratello, sorridendo appena.
Una bambinetta, lunghe trecce bionde e viso angelico.
Perfetta!
Il suo sangue dolce e giovane avrebbe rinvigorito le nostre vene stanche...
Di lì a poco, avremmo avuto fra le mani un lauto pranzetto!

Lucifer.
Io e mia sorella camminavamo per le vie di Hogsmade, alla ricerca di un pasto.
Come al solito non eravamo passati inosservati e a me, questo, piaceva moltissimo.
Attirare gli sguardi, l'ammirazione o solamente una fugace occhiata di apprezzamento, era per me fonte di traboccante orgoglio, seppure in alcuni momenti, sia io che Hope, desiderassimo con tutto il cuore di non appartenere a quella razza maledetta.
Eravamo costretti a vivere in eterno, senza provare amore, compassione o altri sentimenti che vivono giornalmente in un cuore pulsante...
La vita ci era stata strappata molto prematuramente(a me a 18 e a Hope a 20 anni) ma con il tempo imparammo a controllarci, a farci piacere quella vita senza fine, senza amore.
Girammo il mondo con il nostro patrigno, Sarkan e di questo sono stato sempre felice e grato.
L'affetto che ci aveva riversato era straordinario, sopratutto per un tipo freddo come lui.
E' strano da spiegare, ma io costantemente ogni giorno, ringraziavo e maledicevo il fatto di essere stato trasformato...
Camminammo ancora per un pò, poi mia sorella ammiccò verso di me, con un sorrisetto che conoscevo bene.
Aveva adocchiato una ragazzina dalle lunghe trecce bione e le guance rosee, l'immagine della vita, della purezza, della giovinezza a noi negata.
Ricambiai il sorrisetto e affrettammo il passo, seguendo la biondina svoltare verso una vietta poco trafficata.
Ben presto avrebbe trovato la morte...
Mi avvicinai di soppiatto, stringendola alla gola e soffocando un grido appena udibile, la spingemmo nell'oscurità e ci cibammo di lei, lasciando solo pochi resti.
Di solito eravamo molto più metodici nell'uccidere le vittime e amavamo giocare con loro, fin quasi allo sfinimento, ma in quel caso, si trattava soltanto di rimanere in vita.
Erano infatti giorni, da quando eravamo partiti da Parigi(dove eravamo per una piccola ''vacanza''), che non toccavamo cibo.
Una donna ci venne incontro, preoccupata.
Avete visto la mia piccola Sharon?Ha i capelli biondi e gli occhi azzurri...
E' scomparsa, non la trovo più...

Ripeteva la poveretta, gli occhi inondati dalle lacrime.
Sfoggiai un sorrisetto verso mia sorella.
Poi, mi rivolsi alla donna, con voce dispiaciuta.
Mi dispiace signora, non l'abbiamo vista...Vedrà che la troverà...Ne sono certo.
Dissi, sorridendo ''dolcemente'' verso la signora.
Lei mi osservò per un attimo e grazie al potere di mia sorella, si dimenticò all'improvviso di aver mai avuto una bambina e se ne tornò, felice e contenta a camminare lungo il viale.
Tornammo nella via principale, rinvigoriti e sazi, pronti per saggiare il nostro nuovo territorio di caccia.
 
Top
§ArcangelGabriel
view post Posted on 13/11/2009, 21:08




Blaise

Camminavo scocciato in giro per le viuzze di Hogsmade,quel mese era stato molto palloso e per la maggior parte era monotono: prendere in giro i grifondoro,fare lo sperticulo a Paciock con la magia , prendere voti alti a scuola e approfondire lo studio di magia oscura ed alchimia.
Dercisi di dare uno stacco leggero almeno per un giorno.
Ma all'improvviso mi fermai sentendo parlare delle persone, vidi l'aspetto dei due nascondendomi dietro l'angolo per sentirli parlare.
UScii dal mio nascondiglio quando li vidi allontanarsi,vidi il cadavere della bimba poco lontano alzai gli occhi
-Perchè tutte a me...ma come lo sanno dove sono...-dissi sottovoce


Edited by §ArcangelGabriel - 15/11/2009, 09:46
 
Top
1 replies since 13/9/2009, 15:03   105 views
  Share